SANREMO 2024 - LE SERATE...LA QUINTA…HA VINTO ANGELINA MANGO!

SANREMO 2024 - LE SERATE…

…LA PRIMA



Ci siamo…è iniziato il Festival di Sanremo e che siano appassionati o detrattori, tutti si son piazzati dinanzi al
televisore a guardare la prima serata per poter fare poi una propria classifica delle canzoni in gara.

Intanto diciamo subito che la lunga prima serata del Festival di Sanremo 2024 si è chiusa ieri sera con la lettura della Classifica,
ma Amadeus ha svelato solo le prime cinque posizioni e così sarà anche nelle prossime serate.

In questa occasione ha votato soltanto la Giuria della Sala Stampa, Tv e Web, che è composta da rappresentanti dei media accreditati al Festival di carta stampata, televisioni e web, eccetto web radio, che sono specializzati nel settore.

Nelle serate di Mercoledì e Giovedì, invece, voteranno le altre due giurie, cioè il pubblico con il Televoto e la Giuria delle Radio, composta da emittenti radiofoniche, nazionali e locali, individuate secondo criteri di rappresentanza dell’intero territorio italiano.

Ma ecco quali sono i primi cinque artisti, secondo i voti della stampa, dopo la prima esibizione:



Amadeus ha debuttato per la quinta volta alla guida della kermesse, affiancato dal co-conduttore Marco Mengoni che ha ricoperto anche il ruolo di super ospite musicale.



Il cantautore si è esibito sulle note di Due Vite, brano vincitore della scorsa edizione. Marco Mengoni è poi tornato con gli strumenti per prevenire eventuali emergenze al Festival distribuendo anche dei 'preser-bacini', filtri di plastica trasparente per scongiurare il rischio di nuovi casi Rosa Chemical, sottolineando: "Tutti i baci hanno gli stessi diritti, vi potete baciare senza fare scandalo”

Inoltre, il cantautore ha regalato un medley con alcuni dei suoi successi più amati: da Ti aspetto a Guerriero.

Ospite a sorpresa Zlatan Ibrahimović che ha scherzato sulla lunga presenza di Amadeus al timone della kermesse.

Daniela, la mamma di Giovan Battista Cutolo, il giovane musicista ucciso in strada a Napoli dopo una lite, ha ricordato la morte del ragazzo con una lettera emozionante.

Collegamento con Rosario Fiorello all'Aristonello.
Lo showman siciliano ha poi fatto incursione sul palco del Teatro Ariston.




Ospite anche la sciatrice Federica Brignone.

Amadeus ha ricordato Toto Cutugno, quindici volte in gara al Festival di Sanremo, l’orchestra lo ha omaggiato suonando Gli amori.

I 30 cantanti in gara hanno presentato le loro canzoni inedite.

ECCO LA GALLERY



























































CURIOSITÀ:
Al termine dell’esibizione Dargen D’Amico
ha fatto un appello per il CESSATE IL FUOCO!

Lazza si è esibito da Piazza Colombo con Cenere,
mentre Tedua ha fatto ballare il pubblico dalla nave Costa Smeralda con Redlight.

Mercoledì 7 e Giovedì 8 Febbraio si esibiranno 15 cantanti per ogni serata e al termine delle esibizioni si avranno di nuovo le prime cinque posizioni di ciascuna sera. Si conosceranno così le dieci canzoni più apprezzate dal pubblico e dalle radio.
Venerdì 9 Febbraio, invece, è la serata dei duetti, voteranno tutte e tre le giurie e si avrà una classifica delle cover.

I voti presi Venerdì serviranno comunque anche alla classifica generale, che scaturirà, secondo il regolamento, dalla media tra le percentuali complessive di voto ottenute dagli artisti nella quarta serata e quelle delle tre serate precedenti.
Poi Sabato si esibiranno di nuovo tutti e trenta i cantanti ma saranno votati solo dal Televoto, si otterrà una nuova classifica e si riascolteranno i primi cinque classificati, che saranno rivotati da tutte e tre le giurie e finalmente si conoscerà il vincitore.
Quando le tre giurie votano insieme, il Televoto conta per il 34%, mentre le altre due giurie contano per 33% ciascuna.

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LA SECONDA SERATA



Nella seconda serata del 74esimo Festival di Sanremo
si sono esibiti quindici artisti, presentati dagli altri quindici
in base a un abbinamento deciso per sorteggio da Amadeus
nel corso della conferenza stampa del mattino.

I brani sono stati votati dalla nuova giuria delle radio
(50 per cento) e dal pubblico a casa con il televoto
(50 per cento).
All’esito del risultato complessivo della votazione è stata
stilata una classifica delle 15 canzoni eseguite nel corso
della seconda serata al termine della quale Amadeus
e la co-conduttrice Giorgia hanno
comunicato le prime cinque posizioni.







Dei cantanti in gara che sono saliti sul palco per la seconda serata,
ad aprire le danze è stato Fred De Palma con Il cielo non ci vuole,
seguito dal duo Renga & Neck con la loro Pazzo di te.
Poi Alfa ha riproposto Vai,
Dargen D'Amico la sua Onda Alta,
i ragazzi de Il Volo sono tornati sul palco con Capolavoro,
Gazzelle con Tutto qui.
Emma ha cantato Apnea,
Mahmood, Tuta gold,
BigMama La rabbia non ti basta.
I decimi a esibirsi sono stati i The Kolors,
che per Sanremo hanno puntato su Un ragazzo e una ragazza.
Dopo di loro Geolier con I p'me, tu p'te,
Loredana Bertè con Pazza,
Annalisa con Sinceramente.
Hanno chiuso la serata Irama con Tu no
e infine Clara con Diamanti grezzi.

Ospite della serata
GIOVANNI ALLEVI



Sale sul palco e l’Ariston scoppia in uno degli applausi più lunghi di questo Festival.
Giovanni Allevi ha scelto Sanremo per tornare a suonare dopo quasi due anni, i più difficili per lui: quelli della diagnosi di mieloma multiplo. Prima di suonare la sua Tomorrow, ha ringraziato i medici che lo hanno aiutato, i pazienti che come lui condividono l'esperienza della malattia: "Guerrieri, anime splendenti". Emozionatissimo, trattiene a stento le lacrime ma torna subito sorridente, si toglie il cappello che gli copre la testa e mostra a tutti "il nuovo Giovanni" e la nuova cascata di riccioli grigi. Poi si siede al piano e si esibisce. Amadeus la chiama "una delle pagine più belle del Festival di Sanremo". E gli augura di tornare "a calcare i palchi di tutto il mondo".



IL MONOLOGO DI GIOVANNI ALLEVI A SANREMO

Allevi, 54 anni, ha raccontato del suo percorso con la malattia: “All’improvviso mi è crollato tutto, non suono più il pianoforte davanti a un pubblico da quasi due anni. Nel mio ultimo concerto, alla Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era così forte che sull’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello e non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima. Ho guardato il soffitto con la sensazione di avere la febbre a 39 per un anno consecutivo. Ho perso molto: lavoro, capelli, certezze. Ma non speranza e la voglia di immaginare, era come se il dolore mi porgesse anche degli inaspettati doni”.

"NON SO COSA DAREI PER SUONARE DAVANTI A 15 PERSONE"

Allevi racconta di quando - "prima che accadesse tutto questo" - durante un concerto, in un teatro pieno, si accorse di "una poltrona vuota". Si sentì mancare. "Eppure - ha continuato - quando ero agli inizi ho fatto concerti davanti a 15-20 persone ed ero felicissimo". E riflette: "Oggi, dopo la malattia, non so cosa darei per suonare davanti a 15 persone". Poi elenca qualche "dono" che gli ha portato il dolore. Parla della "gratitudine nei confronti della bellezza del creato: non si contano le albe e i tramonti che ho ammirato da quelle stanze d'ospedale". Poi menziona la certezza che, "quando tutto crolla e resta in piedi solo l'essenziale, il giudizio che riceviamo dall'esterno non conta più".

"NON POTENDO CONTARE SUL MIO CORPO, SUONERÒ CON L'ANIMA"

Prima si sedersi al piano, Allevi avverte il pubblico: "Ho due vertebre fratturate, tremore e formicolio alle dita. Nome tecnico: neuropatia". Ma subito rassicura: "Non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l'anima". Standing ovation, anche dell'orchestra.

I MOMENTI DI GIORGIA



È il momento di Giorgia che è nella serata in cui è co-conduttrice celebra i trent'anni di E poi, brano che rappresenta una pietra miliare della sua carriera. Il debutto è esplosivo, con lo smoking rivisitato con gli shorts aderenti. La cantautrice, fedele allo stile Dior, ha chiesto alla stilista della Maison, Maria Grazia Chiuri, abiti che puntassero su una femminilità speciale. Missione riuscitissima. Voto: 9



Il medley di Giorgia è uno dei momenti più attesi della serata. La cantautrice passa in rassegna successi e decadi sfrondando il suo look un pezzo alla volta. Alla fine resta col minidress con lo scollo all'americana con la V profonda. Non le servono orpelli, la sua voce rischiara l'Ariston limpida, senza artifici. Voto: 8.5



Un bello scatto con Giorgia omaggiata da Fiorella Mannoia, sul palco per presentare il brano di Geolier.
La cantautrice non abbandona il bianco, colore con cui si è messa in evidenza alla prima serata del Festival, e torna in tailleur col blazer lungo (sempre una creazione Luisa Spagnoli)

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LA TERZA SERATA



In pillole….

Sul palco si sono esibiti gli altri 15 cantanti presentati dai 15 che avevano cantato il giorno prima.
Teresa Mannino co-conduttrice:



"Finta superiorità dell'uomo sulla natura, abbiamo perso la misura".

La comica siciliana ha portato allegria e divertimento scherzando sul suo outfit e sulla kermesse.




Ospiti:



Russell Crowe si è esibito con la sua band sulle note della canzone Let the light shine feat Marcia Hines.
L'attore ha poi parlato delle sue origini italiane e ha detto: "Ho avi italiani anche se non mi chiamo Travolta".



Eros Ramazzotti ha festeggiato il quarantesimo anniversario del debutto al Festival con Terra promessa.
Il cantautore ha poi lanciato un appello per il cessate il fuoco: "Basta sangue, basta guerre".



Sabrina Ferilli, che ha parlato del suo nuovo impegno televisivo.



Edoardo Leo ha parlato del suo nuovo impegno televisivo e dell'importanza della risata.



e Gianni Morandi che ha cantato C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones.
Teresa Mannino: "In questo momento ne abbiamo davvero bisogno".
Il cantante si è poi esibito con Apri tutte le porte mandando un saluto all'amico e collega Lorenzo Jovanotti.



Stefano Massini e Paolo Jannacci si sono esibiti con L'uomo nel lampo per ricordare la drammaticità delle morti sul lavoro.
Amadeus: "Il lavoro è un diritto che non prevede la morte e proteggere i lavoratori è un dovere”.



Dal Suzuki Stage di Piazza Colombo l'esibizione di Paola & Chiara, che hanno fatto ballare il pubblico con Furore.



Infine l’esibizione di Bresh, che ha proposto Guasto d'amore dal palco della Costa Smeralda.

LE ESIBIZIONI DELLA TERZA SERATA

Il primo a esibirsi è stato Il Tre con Fragili,
seguito da Mannini con Spettacolare
e dai Bnkr44 con Governo punk.
Poi è stato il turno di Mr. Rain con Due altalene,
di Rose Villain con Click Boom!,
di Alessandra Amoroso con Fino a qui
e dei Ricchi e Poveri con Ma non tutta la vita.
Angelina Mango ha riproposto La noia,
Diodato la sua Ti muovi,
Ghali Casa mia.
Hanno chiuso la serata i Negramaro (Ricominciamo tutto),
Fiorella Mannoia (Mariposa),
Sangiovanni (Finiscimi) e La Sad (Autodistruttivo).

La Top 5 della terza serata,
stilata con i voti del pubblico a casa e delle radio,
vede al primo posto Angelina Mango, seguono Ghali, Alessandra Amoroso, Il Tre e Mr. Rain.




Il Coro Fondazione Arena di Verona ha eseguito il Va pensiero

Collegamento con Rosario Fiorello all'interno dell'Aristonello. Lo showman siciliano non ha perso occasione per dire la sua sul caso di John Travolta: "Lo scippo è meno grave de Il ballo del qua qua".


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LA QUARTA SERATA

I DUETTI E LE COVER



Quarta serata per il Festival di Sanremo 2024, con i duetti e le cover
e con la nuova co-conduttrice Lorella Cuccarini



Dopo le esibizioni di tutti e 30 i Big nella serata di apertura, dei primi 15 avvenuta nella serata di mercoledì, dei restanti 15 Big giovedì, si sono esibiti di nuovo tutti in cover e duetti. Molte le esibizioni degne di nota.



Sangiovanni e Aitana, "Farfalle/Mariposas"
Sangio si affida all'autocover, esercizio che se non nobilitato da una rilettura lascia un po' il tempo che trova. L'elemento di rottura è nel duetto con la popstar spagnola ma anche questo il plus sembra davvero ridotto.

Annalisa con La rappresentante di lista e il coro Artemia
"Sweet Dreams (Are Made of This)" Arrangiamento ricercato ma rispettoso dell'originale e uno straordinario sfoggio di vocalità. Annalisa dimostra anche di saper scurire il proprio timbro per avvicinarsi maggiormente alla Lennox sulle note basse, e le armonizzazioni con Veronica sono una gioia da sentire.

Rose Villain e Gianna Nanni
"Medley Nannini" Ahimè la performance di Rose è purtroppo lontano dall'essere impeccabile e il risultato è che l'impasto vocale con quello della "Gianna nazionale" è a dir poco traballante. Peccato, un'occasione persa.

Gazzelle con Fulminacci
"Notte prima degli esami" Correttamente i due non si discostano dalla versione originale ma, nonostante si parli di una ballad pianistica, manca tensione senza contare che il brano sembra anche prestarsi poco a un versione a due voci.

The Kolors con Umberto Tozzi
"Ti amo/Tu/Gloria" Il repertorio di Tozzi è un conto in banca, Stash e compagni suonano in maniera brillante lasciando al "maestro" il giusto spazio. E il risultato non può che essere trascinante.

Alfa con Roberto Vecchioni
"Sogna ragazzo sogna" Duetto rischioso, perché avere al fianco un mostro sacro come Vecchioni può essere un onore ma anche un peso per il confronto. Invece quella che ne esce è emozione pura: per Alfa una pubblica investitura, per Vecchioni una standing ovation.

Bnkr44 con Pino D'Angiò
"Ma quale idea" Non è nemmeno il caso di valutare la rielaborazione del brano. Quella di portare su questo palco una leggenda come Pino d'Angiò è l'idea che merita gli applausi.

Irama con Riccardo Cocciante
"Quando finisce un amore" Un duetto tutto intensità ed emozione, con Irama che al cospetto di Cocciante si fa quasi piccino perché una cosa così non accade tutti i giorni.

Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani
"Che sia benedetta/Occidentali's Karma" Quanto si divertono i due a scambiarsi i ruoli sui brani arrivati al primo e secondo posto nel 2016! Soprattutto la Mannoia si scatena tirando fuori il suo lato più giocoso.

Santi Francesi con Skin, "Halleluja"
Scegliendo la canzone di Leonard Cohen si prendono il rischio di misurarsi con un brano stra-sfruttato nei talent. Certo che se poi sfoderano una prova vocale di questo tipo gli si perdona tutto, anche se un filo di misura in più non guasterebbe.

Ricchi e Poveri con Paola e Chiara
"Sarà perché ti amo/Mamma Maria" All'Ariston (e a casa) scatta il momento karaoke. Proprio per questo motivo la scelta di cantare gran parte di "Sarà perché ti amo" in spagnolo è incomprensibile.

Ghali con Ratchopper
"Medley Italiano vero" Ghali conferma che la sua è la presenza più politica di questo Festival. La sua performance, che parte con un cantato in arabo per arrivare all'omaggio a Toto Cutugno con "L'italiano", passando per "Cara Italia", è un inno all'accoglienza e all'integrazione.

Clara con Ivana Spagna e il coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino
"Il cerchio della vita" Orchestra sugli scudi in questo arrangiamento dove le due voci faticano a trovare un amalgama perfetta.

Loredana Bertè con Venerus
"Ragazzo mio" A lei non piace vincere facile e al proprio greatest hits preferisce un brano di Tenco. Dopo uno stop a causa di un problema tecnico parte a mille e offre un'interpretazione di grande effetto, dove il suo graffio risulta particolarmente efficace. Solo una domanda: perché non far cantare anche Venerus e usarlo solo come chitarrista?

Geolier con Gigi D'Alessio, Luchè e Guè
"Medley Strade" Fondendo radici napoletane e modelli internazionali dà vita a quanto di più sinceramente hip hop si sia mai visto su un palco dove il rap spesso arriva depontenziato se non in una forma folkloristica.

Angelina Mango
"La rondine" Affronta il compito più difficile mostrando un lato di sé molto diverso da quello della noia. Una versione delicata e intima, appoggiata su archi e pianoforte e con un crescendo orchestrale che va di pari passo con quello emotivo. Ma tutto questo è contorno per un'interpretazione da brividi. Colpo da ko.

Alessandra Amoroso con Boomdabash
"Medley Salentino" E improvvisamente all'Ariston è estate, Salento, chiringuito sulla spiaggia. Peccato che fuori stia piovendo un mondo freddo.

Dargen D'Amico con BabelNova Orchestra
"Omaggio a Ennio Morricone" Operazione ardita nella quale cuce le sue canzoni alla musica di Morricone. Presuntuoso o ambizioso? La resa complessiva non è neanche così male ma Morricone scompare un po'.

Mahmood con i Tenores di Bitti
"Come è profondo il mare" Mahmood sceglie di non blandire il pubblico e affronta un classico di Lucio Dalla facendone una versione scarna, tutta incentrata su interpretazione e intreccio vocale con il coro dei Tenores di Bitti, con armonizzazioni da brividi. Coraggioso.

Mr. Rain con i Gemelli diversi e le Farfalle Azzurre
"Mary" Alle radici del pop melodico italiano degli anni 90. Mr Rain riporta sul palco un pezzo della nostra storia e dal quale è nato musicalmente anche lui.

Negramaro con Malika Ayane
"La canzone del sole" Il gruppo salentino è ormai "classico" tanto che per le cover punta sul classico dei classici: Lucio Battisti. Versione elegante, raffinata e arrangiata in modo molto vicino alla poetica negramaro.

Emma con Bresh
"Medley Tiziano Ferro" Scegliere tre successi entrati nel cuore della gente in maniera così profonda è un'arma a doppio taglio. Il rischio autogol viene evitato soprattutto grazie a Emma ma in questa serata è troppo poco per spiccare.

Il Volo con Stef Burns
"Who Wants To Live Forever" Rock epico e sinfonico, a questo tendono i tre ragazzi del Volo, e la scelta di questo pezzo per le cover è particolarmente significativa. Versione muscolare, forse non troppo elegante ma di grande impatto.

Diodato con Jack Savoretti
"Amore che vieni, amore che vai" Introdotta da una parte in prosa recitata da Filippo Timi la versione del cantautore tarantino rilegge in maniera personale il classico di De André. La differenza di vocalità porta il brano in un mondo diverso (il graffio lo mette Savoretti), l'orchestrazione lo eleva. Un altro gioiello.

La Sad con Rettore
"Lamette" Chi si definisce punk oggi con chi il mondo del punk lo ha visto da vicino. L'abbinamento era affascinante e logico. L'arrangiamento è fuori fuoco: l'originale del 1982 era molto più dirompente.

Il Tre con Fabrizio Moro
"Pensa" Nell'accoppiamento il Tre svela la sua inclinazione cantautorale anche perché nel duetto si trova perfettamente a proprio agio.

BigMama con Gaia, La Nina e Sissi
"Lady Marmalade" Prendi il classico delle Labelle, mettici dentro qualche barra, un inserto in napoletano e condisci tutto con abiti burlesque e soprattutto grinta da vendere. Sfrontate.

Maninni con Ermal Meta
"Non mi avete fatto niente" Versione "Stomp", con percussioni tribali martellanti ed Ermal che sottolinea quasi urlando il verso "le vostre inutili guerre". Apprezzabile.

Fred De Palma con Eiffel 65
"Medley Eiffel 65" Vista l'ora tarda Fred decide di trasformare l'Ariston in una discoteca per scuotere un po' di torpore. E con le canzoni degli Eiffel 65 ha gioco facile.

Renga Nek
"Medley Renga Nek" Essendo in due duettano tra di loro, coverizzando i propri brani. Un inno all'autoreferenzialità. Senza nulla togliere al valore delle canzoni scelte, un filo di sforzo in più non avrebbe guastato. Però si sono divertiti un sacco.

Gli Ospiti

Tra gli ospiti il campione di moto GP Pecco Bagnaia



Margherita Buy e Elena Sofia Ricci hanno presentato il film Volare.



Per I Jalisse, Fabio Ricci e Alessandra Drusian, è arrivato il momento
della resa dei conti con il Festival da cui, dopo averlo vinto, sono stati
esclusi per 27 anni.

GALLERY




















































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LA QUINTA SERATA

VINCE IL FESTIVAL DI SANREMO
ANGELINA MANGO!





Questa volta non ho voglia di fare la cronaca della puntata di Sanremo di ieri sera, perché tutta la situazione che si è venuta a creare per il cantante Geolier, napoletano, ha compromesso tutto il mio giudizio sulla puntata.



C’è stato veramente un brutto momento di spettacolo la sera prima, quando il pubblico si è alzato ed è andato via, ovvero quando è stato annunciato il vincitore della serata duetti e Cover.
E ieri sera la serata è iniziata con altri fischi e brusii in sala, quando anche nella classifica generale Geolier è risultato primo!
Ma come ha detto Amadeus al Tg1 ieri sera, prima della quinta serata, ognuno come nel calcio può avere una squadra ed in questo caso un cantante preferito, ma il rispetto per la persona è un’altra cosa!
Chiedere a Geolier se si sentiva a disagio per aver rubato quella posizione in classifica, come se tutti i voti fossero arrivati dalla camorra è veramente allucinante!
Perché questo? Solo perché Geolier viene da Secondigliano?
Non si può fare di un’ erba un fascio!
Non tutte le persone che vivono a Secondigliano sono camorristi!
Colpire con queste parole un ragazzo di 23 anni, che porta avanti i suoi ideali, che nel suo piccolo, vuole togliere dalla strada tanti suoi amici dalle grinfie della camorra, non merita un trattamento del genere!
Non posso dire che la sua canzone mi sia piaciuta di più rispetto ad altre che sono passate in queste serate di Sanremo, molte canzoni infatti mi sono piaciute anche più di quella di Geolier, ma i miei voti per lui sono stati di protesta e di solidarietà per quello che è successo!
In tutta Napoli c’è stato un generale risentimento per questo modo gretto di pensare del pubblico in sala, dei media, dei social, di alcuni esponenti della stampa, per questo loro accanirsi contro la persona! È vero che a Sanremo vince la canzone più bella però ci tengo oggi a porre l’accento su questi comportamenti incresciosi!
Per quanto i numeri parlino da soli, io sono testimone del fatto di aver votato Geolier più volte, ma solo una volta mi è arrivata il messaggio di conferma che il voto fosse arrivato e quindi valido. Se avessero contato realmente tutti i voti inviati per Geolier forse la classifica finale sarebbe stata diversa!



Per correttezza c’è da dire che i voti della Sala stampa e della Giuria delle radio erano a favore di Angelina Mango e che il risultato finale è dato dalla sommatoria dei voti, ma comunque i dubbi sui risultati del televoto restano!

Non voglio con tutto questo mio parlare togliere nulla alla gioia di Angelina che ha cantato e interpretato benissimo la sua canzone ed ha emozionato tutti tantissimo nella serata delle Cover, ma l’amaro in bocca resta!

Da subito la canzone più richiesta è quella di Geolier e come ben sappiamo non necessariamente quella che vince a Sanremo è quella che avrà maggior successo!

Nonostante tutto, oggi mi sento di fare un grande “In bocca al lupo” a tutti i partecipanti a Sanremo…
…che le vostre canzoni abbiano tutte un grande successo ragazzi!

Applausi per tutti!



Tutti i miei fischi vanno a tutte quelle persone che hanno il cervello di una gallina!
Stupidì e gretti!

Hai ragione Marilena, ma io non volevo che vincesse
Geolier, nel senso che non sono né una sua fan, nè lo
conoscevo prima di Sanremo, nè amo il suo accento molto
marcato napoletano, pur essendo io stessa napoletana,
ma con il mio articolo ho voluto sottolineare che non si deve
essere per forza aristocratici e acculturati per comportarsi
civilmente.
Nel caso delle cose dette a Geolier non c’era nulla di civile!
E i miei voti per lui (o meglio il mio voto per lui, perché solo 1
è stato accettato) ripeto erano di dissenso e di solidarietà!

In queste ultime ore altri ignoranti ed incivili stanno
riempendo di insulti la povera Angelina e nemmeno
questo è giusto!
Spero che Angelina ed Emanuele (in arte Geolier)
siano superiori a questi comportamenti e si godano
insieme i loro primi posti in Classifica!

A completamento di quello che è successo,
c’è la novità di ieri pomeriggio.
Verso le 18,17 di ieri mi è arrivata la conferma
di uno dei voti inviati il giorno prima a Geolier!



Ma scherziamo? Il giorno dopo? È stato conteggiato?
Ma l’sms di risposta e convalida non dovrebbe essere automatico?

Per quanto i numeri del televoto a favore di Geolier siano stati alti, è sicuro che siano stati conteggiati tutti i voti inviati?

Ho i miei dubbi, oltre lo scandalo che li hanno fatti valere lo stesso per incassare 0,50 centesimi a voto!