Sul trono di Uomini e Donne ...Per chi ama vivere di emozioni <3

Posts written by Alessia75*

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    Oggi ricordiamo San Massimiliano Kolbe. Sacerdote e francescano polacco, che si offre di prendere il posto di un padre di famiglia, destinato al bunker della fame, nel campo di concentramento di Auschwitz.

    All’ufficiale medico che stava per fargli l’iniezione mortale disse “l’odio non serve a nulla, solo l’amore crea”.

    Quel giorno era il 14 agosto 1941, vigilia della festa dell’Assunzione della Vergine Maria, e le sue ultime parole furono “Ave Maria”.
    ' Nelle opere divine nulla di grande nasce senza dolore

    Nessuno ha un amore più grande di questo: Dare la vita per il prossimo🙏❤

    San Massimiliano Kolbe“La preghiera è un mezzo sconosciuto, e, tuttavia il più efficace per ristabilire la pace nelle anime, per dare ad esse la felicità, poiché serve per avvicinarle all’amore di Dio. La preghiera fa rinascere il mondo. La preghiera è la condizione indispensabile per la rigenerazione e la vita di ogni anima.”

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    dalla pagina Facebook del Beato Carlo Acutis
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    Stai per partire in vacanza ma hai l’ansia? Non sei l’unico, ma seguendo questi 9 consigli della psicologa puoi godere del giusto riposo.

    Siamo nel pieno delle vacanze, e molti ancora devono prendere le meritate ferie. Attenzione però a non farsele rovinare, perché a volte i pensieri rischiano di non farci godere relax e divertimento che dovrebbero caratterizzare questi giorni speciali.

    Per molte persone soffrono di ansia da partenza – Grantennistoscana.it
    Le attendiamo tutto l’anno, ma al momento in cui arrivano le cose non sembrano andare come dovrebbero. Accade a moltissime persone, ed ogni estate i numeri dicono che in tanti soffrono di quello che è considerato un vero e proprio disturbo da ansia, legato al periodo pre e post vacanze.

    Ansia da vacanza, le cause principali
    Ogni estate, nel momento precedente all’inizio del periodo notoriamente dedicato alle ferie, sono molte le persone che lamentano disturbi di ansia, e che affermano di non sentirsi tranquille e felici all’idea di partire per le vacanze.
    Un momento tanto atteso tutto l’anno, che dovrebbe essere quello di maggiore contentezza e relax, si trasforma per molti in un vero e proprio incubo. L’idea di staccare ed andare in ferie, non è quindi una bella esperienza nella mente di tante persone. Ma a cosa è dovuto questo disturbo? Da tempo sono intervenuti gli specialisti a dare risposte, ma soprattutto a fornire qualche prezioso consiglio per fare in modo di vivere le ferie con tranquillità e senza ansia.

    Ogni anno gli esperti spiegano che le cause della paura della vacanza sono diverse. Tra le principali c’è anzitutto la paura di viaggiare, soprattutto se già si soffre di ansia legata a prendere un determinato mezzo di trasporto, anche durante l’anno; chi soffre di paura di volare, ad esempio, non vivrà chiaramente con leggerezza nemmeno il momento della partenza per le ferie. Anche la paura del viaggio da soli, dove magari si deve prendere l’automobile per affrontare percorsi nuovi e magari non in compagnia delle persone che fanno parte della nostra cerchia quotidiana.

    L’ansia da distacco infatti, è una delle cause principali ma anche più profonde da affrontare; l’idea di uscire dalla cosiddetta “zona di confort“, allontanandosi dalla quotidianità, può causare una forte ansia. La quotidianità comprende anche il lavoro, e la routine che abbiamo instaurato durante tutto l’anno; staccarsi da quelle abitudini, può provocare pensieri ansiosi.

    Sono più di quanto si possa immaginare le persone che ammettono di provare disagio e ansia all’idea di lasciare il lavoro e trovarsi in una condizione di quotidianità diversa, dove non ci sono più le certezze a cui si è abituati, e ci troviamo di fronte ad una realtà nuova. L’idea soprattutto di stare in relax e senza gli impegni di tutti i giorni, rappresenta per molti un qualcosa di ben lontano dall’idea del “dolce far niente“.

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    Al momento di andare in ferie è difficile staccarsi dalla routine del lavoro che ci attanaglia tutto l’anno – Grantennistoscana.it
    In generale, tra i pensieri che portano maggior disagio a chi soffre di ansia da partenza, c’è sicuramente la paura degli imprevisti, e soprattutto di stare male lontani da casa; in molti si informano prima di partire o di scegliere un posto di villeggiatura, sulla presenza di ospedali e farmacie.

    Che qualcosa non va, è facile capirlo da soli, quando ci si trova alla vigilia di un evento da affrontare. Nel caso delle vacanze, sopraggiungono dei sintomi tipici dei disturbi da ansia, come agitazione, preoccupazione, paura, ma anche ossessione e una sensazione di demotivazione nei confronti delle ferie.

    La psicologa Carolina Ferreira, intervistata dalla rivista Noticias ao minuto, ha elencato alcuni consigli per affrontare quello che può diventare un problema serio, che finisce per rovinare le vacanze o peggio ancora per farle saltare.

    1- Durante la vacanza, cerca di mantenere orari regolari di sonno, cibo ed esercizio fisico, come base per non avere squilibri particolari; per il resto, ovviamente è sempre un’ottima idea lasciarsi andare ad abitudini diverse, perché il cambiamento e la novità possono aiutare a vivere momenti di relax e staccare con i pensieri di tutto l’anno.

    2- Non avere aspettative particolari riguardo la vacanza, ma pensare che almeno in ferie le cose non devono essere tutte sotto controllo come quando si lavora. La perfezione è meglio lasciarla a casa.

    3- Prenditi del tempo per te stesso durante le vacanze. Camminare, meditare, fare sport e leggere, sono semplici attività che in ferie possiamo riprendere a fare, soprattutto quando durante l’anno le abbiamo messe da parte a favore degli impegni del lavoro e della vita di tutti i giorni.
    Camminare nella natura è un’attività che da moltissimi benefici anche in vacanza.

    4- Cerca di godere di momenti di relax e di gioco con le persone con le quali stai condividendo le ferie, e approfitta per conversazioni e attività insieme.

    5- In vacanza non bisogna fare tutto in maniera frettolosa: cercare di accumulare attività con l’ansia di dover fare tutto approfittando del momento, rischia di aumentare lo stress che si è accumulato durante l’anno. La vacanza serve sì a distrarsi, ed è un’ottima occasione per fare cose che non si ha tempo di fare nella quotidianità, ma non dimentichiamoci che è un momento da dedicare al relax e alla ricarica delle pile.

    6- Passare del tempo in mezzo alla natura e all’aperto fa bene. Gli esperti lo hanno riconosciuto, e gli effetti sul benessero psico-fisico sono ormai un dato di fatto. Farlo tutto l’anno sarebbe perfetto, ritagliandosi qualche momento o weekend di riconnessione con la natura, ma la vacanza rappresenta l’occasione perfetta.

    7- Fai attenzione a creare un equilibrio tra ciò che vuoi tu e ciò che vogliono gli altri. La vacanza è anzitutto il tuo momento, e non bisogna rischiare di farsi schiacciare dalle volontà o abitudini degli altri, come al contrario è importante non imporre le proprie. Per questo non è da sottovalutare la compagnia con la quale decidiamo di organizzare una vacanza.
    Mettere dei confini e chiarire già dall’organizzazione del viaggio evita molti problemi.

    8- Vacanza signfica pensare a sé stessi, quindi è importante sentire cosa ci fa bene o cosa ci manca; particolarmente importante è ascoltare il proprio corpo e le proprie sensazioni, seguendo il ritmo di ciò che vogliamo o sentiamo di fare. Il rischio altrimenti, è di tornare a casa con la sensazione di non essersi riposati affatto.

    9- Se ci rendiamo conto che la sensazione di malessere al pensiero delle vacanze è forte, o peggio ancora se torniamo con la presa di coscienza che qualcosa è andato storto perché ci siamo sentiti a disagio, si può considerare l’eventualità di rivolgersi ad uno specialista.

    L’ansia da vacanze è a tutti gli effetti un disturbo che provoca malesseri importanti, e che mette a repentaglio le nostre attività. Non dobbiamo avere paura di farci aiutare nell’affrontarla e risolverla.

    da grantennistoscana.it
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    MATTEO FARNEA TRONCA LA STORIA
    CON VERONICA RIMONDI



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    Ha lasciato tutti a bocca aperta la scelta dell’innamoratissimo ex corteggiatore, in primis la bella ed intelligente Veronica

    Una storia d'amore nata a "Uomini e Donne" è terminata. Veronica Rimondi e Matteo Farnea si sono lasciati. A distanza di poco più di un anno dalla scelta nel dating show di Maria De Filippi, l'ex tronista ha annunciato la rottura con l'ex corteggiatore[HTML][/HTML]. "Non è minimamente una cosa che m’aspettavo. Non è minimamente una cosa voluta da me. Soprattutto non è una cosa di cui conosco le ragioni" ha raccontato sui social.

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    L'ex tronista fa chiarezza Veronica Rimondi e Matteo Farnea sono sempre apparsi uniti e innamorati sui social e avevano deciso anche di andare a convivere dopo pochi mesi dalla scelta avvenuta nel programma. L'ex tronista su Instagram ha fatto chiarezza dopo "una quantità esagerata di messaggi" che avrebbe ricevuto: "Comincio a parlarvi di una cosa che mai nella vita mi sarei aspettata di dover dire. Uno, per la cosa in sé, che non mi sarei aspettata che potesse accadere; due, per il fatto di parlarne proprio così, in maniera diretta e liberamente, a maggior ragione sui social. Capisco perfettamente la voglia di sapere di tutti voi però mi trovo veramente costretta a questo punto a parlarne e chiarire una volta per tutte quello che è successo perché la vostra curiosità mi fa male per tutta la situazione che ho vissuto e che sto vivendo".

    L'annuncio Veronica Rimondi ha quindi iniziato a raccontara: "Quindi, chiarisco una volta per tutte che io e Matteo non stiamo più insieme. Non è minimamente una cosa che m’aspettavo. Non è minimamente una cosa voluta da me. Soprattutto non è una cosa di cui conosco le ragioni. Quindi non posso neanche darvi spiegazioni perché in realtà non so darle neanche a me stessa. Ovviamente, da essere pensante e da donna, faccio dei ragionamenti. Faccio uno più uno, metto insieme qualche puntino e diciamo che a delle conclusioni posso arrivarci".


    La delusione Secondo quanto racconta l'ex tronista quanto accaduto è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno per lei: "Vi dico che le ragioni che mi sono state date – che sono praticamente inesistenti – non sono a parer mio minimamente sufficienti per poter chiudere una storia che, almeno da parte mia, era non importante, ma di più. Era un amore e un sentimento, a questo punto unidirezionale, in cui io credevo al 200%. Su cui avrei messo la mano sul fuoco e da cui non mi sarei mai aspettata una delusione tale".

    Delusa e affranta Veronica ha quindi concluso spiegando quanto sia delusa e amareggiata: "L’amore che credevo di vivere in questa relazione era totalmente a senso unico ed è stato completamente rinnegato alla fine di questa storia, quando è stata chiusa, da parte sua. In questo momento mi sento estremamente delusa, affranta e ferita da una persona che ero convinta non mi avrebbe mai ferita, non avrebbe mai tradito la mia fiducia e non mi avrebbe mai fatto del male. Mi sbagliavo".

    da Tgcom 24

    Edited by barbarart - 14/8/2023, 15:57
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    grazie cinzia, ho visto solo ora. Come stai??
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    grazie di cuore cara Barbara, sicuramente ci conosciamo da quando Paola Frizziero è apparsa in tv.

    Ma la nostra è un'amicizia di 💓💖

    Spero di venire presto nella tua Napoli per ricambiare gli auguri.

    Grazie a tutti per avermi pensato. Vi abbraccio forte 🤗
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    OGGI 11 MAGGIO
    SI FESTEGGIA SANT’IGNAZIO DA LACONI

    Storia e miracoli



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    Ignazio nacque a Laconi, nel cuore della Sardegna, nel 1701. Nel piccolo paese vicino alle montagne del Gennargentu, crebbe timorato di Dio e ancora adolescente già praticava digiuni e mortificazioni; non frequento scuole e non imparò mai a scrivere, ma andava ogni giorno a messa e faceva ii chierichetto; di poche parole, parlava appena ii dialetto sardo. Ventenne, desideroso di mutar vita, scese a Cagliari, non per cercarvi posizioni economiche più agiate, ma per chiedere ai cappuccini di San Benedetto di essere accolto nel loro convento per consacrarsi a Dio.

    I cappuccini, che conducevano una vita molto rigida, chiusero un occhio sulla sua malferma salute e nel 1721 gli permisero - con la mediazione del marchese di Laconi Gabriele Aymerich - di pronunziare la professione religiosa come fratello laico. Venne poi trasferito nel convento di Iglesias, destinato ai servizi pii umili nel convento e alla questua nella zona del Sulcis.

    Come questuante Ignazio divenne una delle figure tipiche del capoluogo sardo. Lo si vedeva ogni giorno, bisaccia in spalla, per le vie della città, al porto, nelle bettole. Riceveva ii dono dal buon cuore della gente che lo amava e lo stimava, e dava in cambio ii calore della sua amicizia, di una buona parola, l'esempio evangelico di una vita umile, vissuta a fianco dei poveri, ai quali distribuiva parte di ciò che riceveva.

    La sua morte nel 1781 fu pianta come la scomparsa di un amico, di una persona cara di cui si pensava impossibile un giorno la dipartita.

    Le reliquie del santo riposano nella chiesa dei Cappuccini in viale Fra' Ignazio, a Cagliari. Periodicamente le spoglie vengono portate in pellegrinaggio lungo tutta la Sardegna, un evento che richiama sempre numerosissimi fedeli.

    MARTIROLOGIO ROMANO. A Càgliari, in Sardégna, sant'Ignazio da Làconi, Confessore, dell'Ordine dei Minori Cappuccini, glorioso per umiltà, carità e miracoli, che il Papa Pio dodicesimo adornò degli onori dei Santi

    ICONOGRAFIA

    Nell'iconografia di Sant'Ignazio da Laconi viene quasi sempre rappresentato in venerazione davanti la Vergine Maria con il basto dei cappuccini e con un teschio sulla sua scrivania simbolo di molti santi che sottolinea la loro saggezza e la costante consapevolezza della propria mortalità.

    I miracoli
    Umile e mendicante per raccogliere offerte per i più poveri, fu sempre dedito ai più deboli e conosciuto per la sua grande santità e per i suoi carismi.

    Sant’Ignazio di Laconi fu religioso dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, per le piazze della città e le taverne dei porti instancabilmente mendicò offerte per sovvenire alla miseria dei poveri.

    La promessa non subito mantenuta, la scelta per la carità
    Era il secondo di sette figli di genitori contadini in Sardegna. Il suo percorso nei francescani è stato insolito. Durante una grave malattia, Ignazio promise di diventare cappuccino se si fosse ripreso. Riacquistata la salute, ignorò però la promessa. Quando aveva 20 anni, un incidente a cavallo spinse Ignazio a rinnovare la promessa, che questa volta rispettò.

    La reputazione di Ignazio di abnegazione e carità portò alla sua nomina a mendicante ufficiale dei frati di Cagliari. Era venerato da tutti per il fulgore delle sue virtù e per i molti miracoli operati.

    Mendicante per i mendicanti, svolse la sua missione anche da cieco
    Ha svolto quel compito per 40 anni, nonostante fosse cieco negli ultimi due anni, quando venne dispensato dalla questua, ma nonostante ciò volle continuare a partecipare alla vita comune dei frati, sottostando a tutte le regole e pratiche disciplinari.

    Durante il suo percorso, Ignazio istruiva i bambini, visitava i malati e esortava i peccatori a pentirsi. I cagliaritani sono stati ispirati dalla sua gentilezza e fedeltà al suo lavoro. Era molto apprezzato da tutti per la sua attenzione ai poveri che indirizzava al convento, ma anche per le difficoltà spirituali del prossimo: infatti la sua bontà fu strumento di riconciliazione e di conversione per molti peccatori.

    I molti miracoli che si verificarono grazie alla sua intercessione
    Dopo la sua morte a Cagliari nel 1781, continuarono frequenti miracoli che si verificarono grazie alla sua potente intercessione; così nel 1844 l’arcivescovo di Cagliari dette inizio alla causa di beatificazione. Fu dichiarato “venerabile” da Pio IX il 26 maggio 1869, per poi essere beatificato da Pio XII il 16 giugno 1940 e canonizzato dallo stesso pontefice il 21 ottobre 1951.

    L’umile frate sardo, mendicante e illetterato, viene celebrato l’11 maggio e in Sardegna è considerato protettore degli studenti.

    Giovanni Bernardi



    Edited by barbarart - 11/5/2023, 09:12
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    Incredibile, resto davvero senza parole.

    Ci siamo trovati subito in sintonia. Una persona d'altri tempi, dai modi fini ed eleganti, buona e gentile, dotata di humor e solarità. Incline allo scherzo e alla buona cucina.

    Lasci un vuoto profondo nel forum che senza di te non sarà più lo stesso e nel mio cuore. Solo ora conosci per davvero il bene che mi hai fatto.

    Che la terra ti sia lieve Paolo e che il Signore ti accolga tra le sue braccia.

    Condoglianze a tutti e in particolare ai figli 💗
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    Io ho fatto il tifo per loro, Riccardo è troppo problematico, narciso, insicuro, contorto. Speravo scegliesse Alessandro. Mi avrebbe fatto piacere scendessero i petali rossi ma questa volta nulla. Sono usciti anche molto in fretta se vogliamo.

    :aug:
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    l'ho visto bellissimo docufilm tra l'altro girato con i personaggi autentici. Merita 👏👏👏
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    Auguri🎊🎊🎊 gio spero ci leggerai. Ci manchi tanto, ormai ho perso il conto da quando sei sparita misteriosamente ma come vedi nessuno di noi ti ha mai dimenticato. Spero un giorno di leggerti ancora 🤗🤗🤗
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    :spumante: A te Jess❤️ come ti chiamo io 😃tanti cari auguri di buon compleanno anche qui. Sei una ragazza fantastica che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. :Bcom: :CALICE: :fior:
7005 replies since 30/12/2008
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